NATALIA RE

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“La gentilezza è una carezza”, la campagna sociale per promuovere l’umanità tra le corsie degli ospedali

Lo short film, ideato da Ugri e realizzato d Mete Onlus, è un viaggio tra i corridoi del Policlinico in un momento storico in cui la pandemia ha acutizzato i ritmi ospedalieri ponendo però sempre al centro il rapporto medico-paziente

“La Gentilezza è una Carezza” è il nome della campagna sociale promossa tra le corsie del Policlinico in occasione della giornata mondiale dedicata proprio alla gentilezza. 

Lapandemia ha acutizzato i ritmi ospedalieri e la gentilezza li ha contraddistinti, per questo è stato promosso un video (ideato da Ugri e realizzato d Mete Onlus) che rappresenta un viaggio tra le corsie del Policlinicom guidato da Natalia Re, Business Developement Manager Ugri, dal commissario straordinario dell’ azienda, Alessandro Caltagirone, dal professor Renato Venezia, direttore struttura complessa di Ginecologia ed Ostetricia, dal professore Giovanni Corsello, direttore unità operativa complessa di Neonatologia  con Utin e Nido, e con la straordinaria partecipazione di Sophia Urso e nonno Alberto.

Oltre allo short film la campagna si compone di un “Decalogo della Gentilezza”, la coda del video è un inno alla vita, i volti dei neonati e del personale  sanitario rappresentano  un ponte intergenerazionale tra anziani e bambini.

 “’La Gentilezza è una Carezza’ è un invito ad essere umani e solidali verso se stessi e verso gli altri-  dice Natalia Re- si tratta di una qualità etica, che promuove l’attenzione e il rispetto verso il prossimo. È cortesia,  pazienza e  cura- continua la Re- che suggerisce l’ascolto degli altri, senza dimenticare i propri. È “urbanità”, intesa come modalità di comportamento che ci fa vivere in società, armonizzandoci con essa e contribuendo attivamente, senza manierismi. E’ ambiente.  Nel principio di una collaborazione etica e solidale- conclude Natalia Re-  la campagna ha incassato i patrocini gratuiti degli assessorati regionali della Salute, della Formazione e dell’ Istruzione professionale, della Famiglia, del Lavoro e Politiche Sociali, del circuito nazionale della Giornata della Gentilezza, di Assoambiente e di Prospettiva 2030”.

“La gentilezza è una delle cifre fondamentali dell’animo umano, che sta alla base del vivere civile  – commenta il rettore Massimo Midiri –  Ancora di più lo è nei luoghi di cura, in cui l’attenzione e il rispetto dei sentimenti sono aspetti importantissimi nelle relazioni positive che si instaurano tra il personale sanitario e i pazienti, diventando elementi di forza e di sostegno”.

“Durante le fasi più acute della pandemia –  evidenzia Alessandro Caltagirone – abbiamo visto crescere l’ammirazione e la benevolenza nei confronti del personale sanitario per l’impegno e la dedizione profusa. Lo spirito con cui abbiamo accolto questa campagna di responsabilità sociale è orientato alla volontà di accogliere la gentilezza come un sentimento indispensabile, parte integrante del nostro agire quotidiano, che deve accompagnare in modo bilaterale utenti/pazienti, operatori sanitari e personale tecnico amministrativo”.

“L’ospedalità è sempre più cambiata negli ultimi anni, sottolinea Giovanni Corsello . C’è stato un avvicinamento progressivo delle famiglie all’ospedale che è luogo di cura, ma anche di conforto. I piccoli pazienti ricoverati nelle nostre strutture sono di certo fragili e le famiglie vivono spesso con loro tutte le conseguenze di tale fragilità. È nella consapevolezza di sentirsi accolti e protetti che spesso risiede la forza per aiutare a gestire i rischi di una patologia complessa con coraggio e fiducia”.

“Questa giornata dedicata alla gentilezza – conclude Venezia – rappresenta di certo un monito, simbolico e al tempo stesso concreto, per porre ancora più attenzione a tutti quei gesti che fanno parte della quotidianità del nostro reparto e che contribuiscono ad accompagnare al meglio le nostre pazienti lungo quel percorso che le conduce verso il momento più atteso: la nascita del proprio bimbo e il dono della vita” .

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